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Bonus sicurezza 2023, 50% di rimborso spese sull’allarme antifurto: ecco come ottenere la detrazione! [esteso a tutto il 2024]

22 Mar 2023 | Bonus e detrazioni

ATTENZIONE: tutte le indicazioni contenute nel post sono valide anche per il 2024. Per ulteriori informazioni e le risposte alle domande più comuni sul Bonus Sicurezza, vai all’aggiornamento dedicato!

Impegnarsi per incrementare la sicurezza nella propria abitazione è sempre una scelta lungimirante, ma oggi investire in questo senso è anche più conveniente grazie al bonus sicurezza 2023.

Avere un impianto d’allarme antifurto consente anzitutto di vivere più serenamente l’eventualità che persone malintenzionate possano violare l’ambito degli affetti che ci sono più cari, perché permette anzitutto di essere coscienti della situazione di pericolo e poi di avere qualche strumento di difesa a propria disposizione.

Inoltre, in particolare grazie alle tecnologie più all’avanguardia – ma oggi come oggi accessibili a prezzi abbordabili – si è in grado di controllare l’abitazione anche a distanza, durante il lavoro o quando si è in vacanza.

I dispositivi allo stato dell’arte poi consentono anche di rilevare fughe di gas, incendi, allagamenti e altre situazioni che, se trascurate, possono tramutarsi in pericolo per l’incolumità delle persone o la salute dello stabile in cui si vive, e di intervenire tempestivamente per risolvere le criticità.

Insomma: i motivi per investire nella sicurezza sono molteplici, e l’esistenza di un bonus sicurezza 2023 è sicuramente una ragione in più.

Cos’è il bonus sicurezza 2023?

Nota anche come “bonus antifurto” o “bonus allarme”, questa misura consente di recuperare il 50% della spesa sostenuta (fino a un massimo di 96.000 euro) per l’installazione di un impianto di allarme.

Quali sono le spese coperte?

Il bonus sicurezza 2023 copre le spese per tutti gli interventi di installazione dell’impianto di allarme antifurto, quindi:

  • la progettazione
  • i dispositivi che compongono l’impianto (centrale di controllo, sensori, foto e videocamere, erogatori del nebbiogeno, etc.)
  • gli interventi di posa e installazione

Anche il sopralluogo sull’immobile rientra tra le spese agevolate, ma con GEOtec Sistemi il primo sopralluogo è sempre gratuito anche a prescindere dal bonus sicurezza 2023.

Al contrario, NON rientrano tra le spese agevolabili gli abbonamenti mensili che vengono proposti da alcune realtà in abbinata all’acquisto dell’allarme antifurto e neppure i contratti stipulati con gli istituti di vigilanza.

Il bonus sicurezza 2023 deve essere legato a lavori di ristrutturazione?

Il beneficio non è subordinato all’esistenza di altri lavori di ristrutturazione in corso, come è stato per altre forme di agevolazione.

La spesa per l’installazione di un impianto d’allarme antifurto, anzi, è praticamente considerata a tutti gli effetti come una delle diverse opere di ristrutturazione possibili.

Di conseguenza, il bonus sicurezza ricade in tutto e per tutto nella casistica delle ristrutturazioni, anche in tema di cumulabilità.

Il bonus sicurezza 2023 è cumulabile con altri incentivi statali?

Sì. In particolare concorre al bonus ristrutturazione fino al limite di 96.000 € previsto per interventi di questa natura.

Quanto è il valore del bonus sicurezza 2023?

La formula è quella della detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, spalmato su 10 annualità.

Facciamo un esempio: se per l’installazione di un allarme antifurto si spendono complessivamente 2.500 €, si recupera il 50% (1.250 €) in porzioni annuali di pari valore (1.250 € / 10 anni = 125 €/anno), entro il limite della capienza IRPEF della persona che paga il lavoro (quindi la persona deve avere una capienza IRPEF in questo caso superiore a 125 €, altrimenti perde la differenza tra importo della detrazione e capienza IRPEF).

A chi spetta il bonus sicurezza 2023? Quali sono i requisiti?

Tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche in Italia (IRPEF) possono beneficiare della detrazione fiscale, a patto di aver sostenuto le spese relative all’installazione dell’impianto.

Non è necessario essere residenti in Italia né proprietari dell’immobile dove viene installato l’allarme antifurto: il Bonus sicurezza 2023 è quindi a disposizione anche per chi è in affitto.

Quali sono i documenti necessari per richiedere il bonus sicurezza 2023?

È necessario che il pagamento sia stato fatto con il cosiddetto “bonifico parlante” che fa riferimento alla norma relativa (articolo 16-bis del DPR 917/1986).

Il bonifico deve essere fatto da un conto che appartiene alla stessa persona che ha fatto la richiesta dei lavori di messa in sicurezza.

Inoltre deve indicare:

  • causale del versamento
  • data, numero e importo della fattura
  • codice fiscale di chi beneficia della detrazione
  • codice fiscale o P.IVA di chi installa l’impianto d’allarme

Quando devono essere svolti i lavori per avere il bonus sicurezza?

C’è tempo fino al 31 dicembre 2023 per eseguire i lavori di installazione dell’allarme antifurto che danno diritto al Bonus sicurezza.

La misura, inoltre, è stata prorogata fino a tutto il 2024 compreso.

Per maggiori informazioni rimandiamo all’opuscolo informativo realizzato da Agenzia delle Entrate.