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Bonus sicurezza 2018, confermata la detrazione del 50% fino a 96.000 € anche sugli allarmi antifurto

23 Feb 2018 | Bonus e detrazioni

[Aggiornato il 4 marzo 2019]

La Legge di Bilancio 2018 ha confermato la proroga al 31 dicembre di quest’anno del Bonus ristrutturazione edilizia, ossia della detrazione d’imposta del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 €, riservata a tutte le persone fisiche che realizzano lavori di ristrutturazione sulle proprie unità abitative.

Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione c’è anche l’installazione di impianti di allarme e sistemi di sicurezza, tanto che si parla anche (seppur impropriamente) di Bonus sicurezza 2018. Come si ottiene questo bonus?

ATTENZIONE: il bonus sicurezza è stato prorogato anche per tutto il 2020. Scoprite tutte le novità nel post dedicato

Le modalità sono le stesse che erano già state indicate per il 2017 e per gli anni precedenti, e così anche il valore della detrazione e il tetto massimo della spesa sono confermati: inizialmente era stata ipotizzata una riduzione della detrazione dal 50 al 36% e un dimezzamento del tetto da 96.000 a 48.000 euro, ma questi aggiornamenti non si sono verificati.

Anche per tutto il 2018, dunque, si possono installare, sostituire o “riparare con innovazioni” gli impianti di allarme e ottenere il rimborso del 50% della spesa sostenuta per questi, fino a un importo massimo di 96.000 €.

Il tetto dei 96.000 € non si riferisce solo all’installazione di allarmi ma al bonus ristrutturazione nel suo complesso. Il beneficio viene erogato come detrazione IRPEF in 10 rate annuali di uguale importo, fino alla capienza massima IRPEF della persona che chiede la detrazione, a partire dall’anno successivo rispetto all’effettuazione dei lavori.

Per esempio, chi effettua lavori di ristrutturazione nel 2018 per un importo di 108.000 euro potrà portare in detrazione non più di 96.000 euro; questi gli saranno restituiti in 10 rate da 9.600 € all’anno a partire dal 2019, sempre che abbia una capienza IRPEF sufficiente; altrimenti se la capienza fosse inferiore (ad esempio, 8.500 €) sarebbe più basso anche il rimborso ottenibile (in questo caso, non superiore a 8.500 €).

Fatte queste premesse, andiamo a vedere quali sono le condizioni da rispettare per ottenere il Bonus sicurezza 2018:

  • l’impianto di allarme deve essere installato da un professionista in possesso della certificazione 37/08, ex 46/90, necessaria per operare sugli impianti domestici
  • il pagamento deve essere effettuato con bonifico cosiddetto “parlante”
  • nella dichiarazione dei redditi, che si fa con il modello 730 o con UNICO, è necessario indicare la spesa per cui si richiede la detrazione e i dati catastali dell’immobile su cui è stato effettuato l’intervento
  • bisogna essere in regola con il pagamento di IMU eventualmente dovuta e TASI: la certificazione di questi pagamenti non deve essere allegata alla dichiarazione dei redditi, ma potrebbe essere richiesta in sede di controllo (e, se non è stata effettuata, far decadere il beneficio)
  • bisogna conservare i documenti relativi ai lavori: anche questi non sono richiesti in fase di dichiarazione dei redditi, ma potrebbero essere soggetti a un controllo negli anni successivi.

Le spese per la sicurezza che si possono portare in detrazione e per cui è previsto il bonus statale anche nel 2018 sono diverse. Tra esse rientrano anche le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse.

E’ inoltre detraibile il costo complessivo dell’impianto d’allarme o del sistema antifurto che viene installato comprensivo di IVA, che ricordiamo essere agevolata (al 10%) per questo genere di dispositivi.

Perché la detrazione venga riconosciuta, come abbiamo anticipato, è necessario che la spesa sia fatta con un bonifico parlante: devono essere indicati

  • il numero della fattura che viene pagata,
  • nome, cognome e codice fiscale del richiedente
  • codice fiscale (o partita IVA) dell’azienda che effettua i lavori
  • il riferimento normativo “Bonifico per detrazioni previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986”

Avendo cura di soddisfare questi requisiti e tutta la procedura descritta sopra, gli investimenti per la ristrutturazione dell’abitazione e per l’installazione di impianti di allarme non solo si ripagano nel tempo in termini di maggiore efficienza e sicurezza, ma possono anche dare luogo a un significativo risparmio nel medio periodo.

I professionisti GEOtec Sistemi sono a vostra disposizione per tutti i chiarimenti necessari: ci potete contattare per maggiori informazioni o per richiedere un sopralluogo gratuito attraverso la scheda contatti del sito.

ATTENZIONE: il bonus sicurezza è stato prorogato anche per tutto il 2019. Scoprite tutte le novità nel post dedicato