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Furti in Italia: quali sono le zone più pericolose? Ce lo dice un sito!

14 Nov 2017 | Notizie

Secondo una percezione piuttosto diffusa, il pericolo di furti è considerato elevato in diverse zone d’Italia. La vera cartina di tornasole di questa percezione può essere rappresentata dai dati reali, che però non sempre sono semplici da recuperare.

Lo ha fatto la compagnia assicurativa AXA, con un bel progetto che poi è confluito in questo sito internet dove è possibile scoprire il rischio di furto o di danni da acqua semplicemente inserendo l’indirizzo della propria abitazione.

Cosa ci dicono questi dati e questo sito? Purtroppo confermano che la sensazione di cui parlavamo in apertura corrisponde al vero, almeno per la nostra zona: Segrate e i Comuni limitrofi come Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Pioltello, San Donato Milanese e Paullo, risentono della vicinanza con Milano e dell’effetto-città, almeno per quanto riguarda i furti.

Secondo i dati raccolti da AXA (che peraltro possono essere solo una parte del totale) nell’area dell’hinterland Est di Milano la frequenza dei furti è alta e ne avviene in media almeno uno ogni giorno, con un valore del danno superiore (sempre in media) ai 1.000 €, anche se le punte massime sfiorano i 18.000 €.

I mesi più a rischio sono quelli invernali, in particolare dicembre con un picco nel periodo natalizio, febbraio e marzo, ma anche l’estate (come abbiamo già visto) è uno dei momenti di maggior attività dei malintenzionati.

Non solo: il fatto che i mesi con il maggior numero di furti siano quelli invernali fa anche sì che sia più probabile essere in casa quando si verifica un’intrusione, coi rischi che questo comporta non solo per il patrimonio ma anche per l’incolumità delle persone. Come difendersi?

Sarebbe facile per noi dire “installando un sistema di allarme”: del resto “giochiamo in casa”, e sicuramente le soluzioni allo stato dell’arte come il nebbiogeno o gli antifurti perimetrali (di cui abbiamo già scritto) rappresentano sistemi di sicurezza particolarmente efficaci.

Ma, come abbiamo già visto in passato, ci sono anche una serie di altri accorgimenti che si possono mettere in atto, e molti di questi sono a “costo zero” come evitare di comunicare gli spostamenti sui social network oppure chiudere a chiave le porte interne, e chiedere a persone di fiducia un occhio di particolare riguardo per la nostra casa.

Dai dati raccolti da AXA emergono anche altre indicazioni significative. Per esempio, pensare di essere al sicuro quando si è in casa è una valutazione non del tutto corretta perché 1 furto su 3 avviene senza scasso, ossia i ladri riescono a entrare da una porta o da una finestra lasciati incautamente aperti: insomma, anche quando si arieggia un locale o si esce per portare fuori la spazzatura è meglio essere accorti.

Ancora, è bene aumentare il livello di attenzione e adottare qualche cautela in più quando un furto si verifica nelle immediate vicinanze di casa nostra, per esempio nella stessa via: le statistiche dimostrano che in questi casi aumenta la probabilità di intrusione anche per le altre abitazioni dei dintorni.

Per contrastare episodi del genere, sempre più persone stanno organizzando gruppi (per esempio su WhatsApp) di mutuo controllo con i vicini, in cui ognuno tiene d’occhio anche le case degli altri e segnala eventuali movimenti sospetti (anche se, per contro, questo stato d’allerta permanente può portare ad ansie che non corrispondono al reale livello di pericolo).

Un buon impianto di allarme, poi, in molti casi riesce a segnalare un tentativo di furto e – quando è installato con i giusti accorgimenti – a stordire il ladro mettendolo in fuga: grazie a questo investimento sempre più alla portata di tutti, e che peraltro fino alla fine del 2017 è una spesa detraibile e recuperabile fino al 50%, si possono prevenire guai che a conti fatti sono molto più impattanti.